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L'angelo che segue la mia mamma

L'angelo che segue la mia mamma - Pier Luigi Guerrieri

 

Tra le donne che io ammiro c'è Valeria.

Valeria è entrata nel nostro ambito familiare circa cinque anni or sono iniziando a seguire, come un angelo sempre presente, mia madre malata di Alzheimer dopo la morte di mio padre.

Innumerevoli sono le storie negative di amici e parenti con persone dedite a seguire anziani oramai non più completamente autosufficienti ma, quando penso a Valeria, mi sembrano echi lontani che non ci sfiorano minimamente facendomi capire quanto, ancora una volta, sia stato fortunato.

Non è mia intenzione parlare con quale amore, sensibilità e professionalità svolga il suo compito ma di Valeria come donna, una di quelle donne che incidono profondamente in coloro che stanno loro vicino; chi ha letto il mio libro già conosce ciò che voglio dire.

Tante volte mi sono chiesto da dove nasce la forza d'animo per poter svolgere un lavoro così impegnativo, lasciando i propri affetti più cari, figli compresi, non proprio dietro l'angolo.

La vita di ognuno di noi, le proprie scelte, il modo con cui interagiamo con le persone a cui vogliamo bene, gli obbiettivi che ci diamo, molto spesso rimangono enigmi agli occhi di chi ci guarda.

In fondo le nostre storie sono tutte eguali e allo stesso tempo diverse; uguali per i sentimenti che ognuno di noi prova che sono universali, diverse per l'intreccio degli avvenimenti con le persone che si intersecano con il nostro cammino.

Questo è ciò che più mi affascina di una persona e di una donna in particolare. Quando riesco a stabilire un legame con colei che ho davanti e piano piano mi dona la sua fiducia condividendo alcuni degli innumerevoli aspetti della sua vita, è questo il momento dove sono grato ai miei genitori e alle esperienze della vita di avermi dato la sensibilità di poter assaporare tali confidenze.

Talvolta mille domande vorrei fare a Valeria sulla sua vita, sulle sue scelte, sull'amore per la sua famiglia, mille domande che la necessaria riservatezza e il grande rispetto per lei, bloccano. Ma talvolta è lei stessa che, come una amica confidente, fa trasparire alcuni suoi sentimenti. Da questi momenti, rarefatti dalla saltuarietà del poter andare a trovare mia madre e quindi stare insieme ad entrambe, ne emerge una donna ammirevole. Il suo aspetto e i suoi modi graziosi e delicati nascondono una forte volontà d'animo forgiata dalla vita e spronata sicuramente dall'amore verso le sue figlie, dalla volontà di dare loro tutta l'attenzione di madre, anche se lontana, e magari il frutto del suo sacrificio lavorativo.

Talvolta quando penso alla sua mamma e alle sue figlie mi sento un po' in colpa per essere in qualche modo l'artefice della lontananza anche se la mia razionalità capisce che, il suo, è un prezioso lavoro e il mio piccolo egoismo di volerla  vicino a mia madre poi attenua tale sensazione.

Quando dice che anche noi siamo un po' la sua famiglia mi riempie di orgoglio e senza nulla togliere alla sua vera famiglia, anche noi sentiamo un grande affetto nei suoi confronti.

 

22 maggio 2018

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