Pier Luigi Guerrieri il lato artistico di un ingegnere ( sito personale senza scopo di lucro )
Home » Articoli

Articoli

il profumo di mamma

il profumo di mamma - Pier Luigi Guerrieri

   Proprio questa mattina osservavo i primi boccioli nella rosa rampicante del mio terrazzo. Li guardavo grato alla natura che riesce a donarci un fiore così bello e profumato.

   Certo, anche le spine ne fanno parte perché così e stato stabilito, forse, per ricordarci che la gioia non esiste in termini assoluti; la gioia, come la bellezza, come l'amore, non può che essere negli occhi di chi riesce a vedere e forse per vedere dobbiamo avere un metro di confronto, un qualcosa dentro nell'anima che ci dia consapevolezza.

   Stasera dopo aver toccato la profonda tristezza che un figlio può provare per la perdita della propria mamma, dopo che la spina della tua morte è entrata in profondità nel mio cuore, ho risentito il profumo di quelle rose e il profumo dei tuoi abbracci.

   Ho riveduto come in un album la nostra vita insieme, i tuoi sorrisi, le tue preoccupazioni per le mie monellerie, le volte che mi hai curato quando stavo male, quando mi rimproveravi per i compiti non fatti, la tua apprensione per i primi amori. E nella mia mente si sono rincorse immagini della mia infanzia, ricordi di sentimenti allora provati, la vista dei tuoi occhi con le preoccupazioni e le gioie di mamma.

   Mi sono abbandonato a giocare con te come facessimo uno dei tanti girotondi, una delle tante rincorse gridando sui prati nelle scampagnate domenicali con papà.

   Così mamma voglio ricordarti, voglio ricordarti amata da tutti, coccolata anche nella tua malattia, voglio ricordare i tuoi occhi che, pur non riconoscendo più il proprio figlio, brillavano nel rivedermi.

   Ora, mamma, ti devo lasciare andare. Non è giusto che io ti trattenga perché c'è il babbo che ti sta aspettando e che reclama, con il suo amore, la tua compagnia.

   Se Dio esiste, certamente sarà con voi e allora pregatelo insieme, pregatelo per le persone che amo, per gli amici, per tutti perché la tua morte, mamma, è avvenuta in un momento che è, e sarà, molto difficile per chi è rimasto.

tuo figlio 

17 marzo 2020

?